E' stata rilasciata da poco la versione
6.0 di AVLinux, una distribuzione orientata alla produzione di
contenuti multimediali, audio in particolare.
Così come le precedenti, questa
versione è basata su Debian Squeeze, che di per se' è già garanzia
di stabilità. Gira sia su PC che su Mac, in vari modi quali LiveDVD,
LiveUSB o installato su hard-disk indipendente o dual-boot con altri
SO.
In questo breve post analizzeremo
brevemente quali sono i punti di forza di questa distro, ovvero il kernel, la configurazione ela dotazione software.
Il kernel
Il kernel di AVLinux 6.0 la versione è
3.0.36 a 32bit, patchato RT, che consente una schedulazione dei
processi (RT = Real-Time) più efficace grazie all'utilizzo degli
script rtirq-init attivi di default.
Per le macchine che hanno più di 4GB
di RAM, cosa sempre più diffusa, è possibile utilizzare un kernel
personalizzato scaricabile dal sito qui.
Il supporto hardware per i cosiddetti
dispositivi “PRO” (M-Audio, Tascam, Echo, RME, ecc...) è molto
migliorato, una lista parziale si può trovare qui
La configurazione
Il sistema è concepito per funzionare
OOTB (Out Of The Box), quindi garantisce di default un buon ambiente
su cui lavorare in bassa latenza, cosa fondamentale per lavorare con
le varie DAW disponibili. Per quanto riguarda l'audio, tutto gira
attorno a Jack (Jack Audio Connection Kit) aggiornato alla versione
0,121,3 , che si occupa di gestire le connessioni tra le connessioni
audio e midi del kernel (Alsa, Firewire ecc...) e tra i vari
programmi che ne fanno uso.
Come WM l'accoppiata LXDE/Openbox
garantisce leggerezza, essenzialità ma nel contempo grandi
possibilità di configurazione per gli utenti più esigenti. Ciò
permette di utilizzare la distribuzione anche in macchine datate o
con poca RAM.
Il software
E' disponibile sia software GNU, sia
software proprietario.
Partendo dalle DAW, è possibile far
girare sia la versione stabile di Ardour (2.8.14) sia la 3beta5 con supporto per i MIDI, con e
senza pugin VST.
Rosegarden, ottimo SW per audio/midi, è
aggiornato alla versione 12,04.
Qtractor è presente nella versione 0,5,5, lo consiglio per la sua semplicità e compattezza, adatto a chi vuole lavorare con audio e midi (piano-roll ecc...) in modo un po' più “moderno”.
L'italianissima drum-machine Hydrogen è alla versione 0,9,6, e due nuovi drumkit sono pronti per l'uso (The Black Pearl è una meraviglia).
Per i chitarristi (ma non solo) c'è Guitarix, compilato con l'opzione per Jconvolver, il motore per gli effetti di convoluzione.
Manca Jamin per il mastering ma un buon rack costruito con Calf-JACK-host supplisce a questa carenza, e casomai con un apt-get install jamin passa la paura.
Non manca MIXXX, il sw per i Dj (la funzione “AutoDJ” è una pacchia...).
Qtractor è presente nella versione 0,5,5, lo consiglio per la sua semplicità e compattezza, adatto a chi vuole lavorare con audio e midi (piano-roll ecc...) in modo un po' più “moderno”.
L'italianissima drum-machine Hydrogen è alla versione 0,9,6, e due nuovi drumkit sono pronti per l'uso (The Black Pearl è una meraviglia).
Per i chitarristi (ma non solo) c'è Guitarix, compilato con l'opzione per Jconvolver, il motore per gli effetti di convoluzione.
Manca Jamin per il mastering ma un buon rack costruito con Calf-JACK-host supplisce a questa carenza, e casomai con un apt-get install jamin passa la paura.
Non manca MIXXX, il sw per i Dj (la funzione “AutoDJ” è una pacchia...).
Ad affiancare Brasero per la
masterizzazione fa il suo ingresso la killer-app per eccellenza: K3B.
Per il reparto “video” (da me non
molto approfondito, a dire il vero), c'è Openshot (1.4.3a1) oltre
che ai soliti LiVES, KDEnlive e Blender, per le animazioni 3D.
Concludo con LibreOffice 3,5 completo
(Writer, Calc, Base, Impress...), chè può sempre servire.
Un'overview più dettagliata dei
programmi è disponibile qui.
In conclusione, dopo qualche settimana
di utilizzo, posso confermare la bontà della distribuzione, in
termini di stabilità e di usabilità.
Ora veniamo al dramma, perchè di
questo si tratta: sarà con buona probabilità l'ultimo rilascio
fatto da GMaq che, per ragioni strettamente personali ma tuttavia
condivisibili, ha rinunciato a portare avanti il progetto.
Questo è il rischio delle
one-man-distro, soprattutto quando si tratta di software open-source
scaricabile gratuitamente, che ha trasformato GNU-Linux nel paradiso
degli sciacalli (“lo scarico tanto è gratis”). La riflessione da
fare è molto più ampia, ma preferisco rimandarla.
Nel frattempo dono quattro palanche ad
Ardour, con la speranza che non faccia la stessa fine.
PS: Il buon GMaq ha reso dispinibili
dei video-tutorial per l'installazione e per l'utilizzo.
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